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La storia e la sede

UN’ISTITUZIONE ANTICA

La Fondazione Istituto di formazione culturale S. Anna di Perugia è un’istituzione dalle origini molto antiche. Il complesso edilizio che la ospita è sito nel centro storico della città ed è sede anche degli Istituti Comprensivi San Paolo e Bernardino di Betto e di varie associazioni culturali.
L’edificio principale, che si snoda su cinque livelli, si presenta con una imponente facciata neoclassica che sul lato sinistro dà accesso alla chiesa (oggi auditorium), mentre al centro, attraverso un grande corridoio voltato, si accede ad un elegante chiostro cinquecentesco.
L’attuale complesso nasce nella prima metà del 1200 come monastero femminile clariano con il nome di Santa Maria degli Angeli. Le prime notizie certe sono riportate nello Statuto di Perugia del 1279.

Agli inizi del Quattrocento l’edificio, ormai vuoto forse per un incendio, viene restaurato e chiamato Santa Maria dei Fossi poiché qualche tempo prima Braccio Fortebraccio aveva aggiunto alla città un secondo circondario di mura affrancate dai fossi, uno dei quali proprio dietro al Monastero, con la demolizione della piccola chiesa di Sant’Anna delle Zitelle Derelitte (agli inizi del ‘700).
Nel 1430 il Monastero di Santa Maria dei Fossi si unisce con il Monastero delle clarisse di Monteluce e l’edificio ceduto alla Congregazione di Canonici Regolari di San Salvatore a Venezia, che vi si stabiliscono nel 1468 con i padri Bernardo da Milano e Paolo da Gubbio. I restauri del complesso proseguirono almeno fino al primo decennio del Cinquecento: in particolare il chiostro, iniziato nel 1495, viene terminato nel 1505. Il 14 febbraio del 1495 i religiosi del Convento stipulano un contratto con il Pinturicchio per l’esecuzione di una pala da porsi sull’altare maggiore della Chiesa.

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Nel 1789 il Vescovo di Perugia Alessandro Maria Odoardi acquista il fabbricato, ne completa la ristrutturazione in stile neoclassico e vi colloca un asilo per ragazzi poveri, l’Orfanotrofio della Divina Misericordia, che opera dal 1797 fino al 1861 applicando il metodo del lavoro manuale come sicuro mezzo di educazione e riscatto sociale. Si impianta per questo un vero e proprio lanificio (Lanificio Sant’Anna).
Con l’Unità e con l’entrata in vigore della legge sabauda del 1859 sugli enti assistenziali religiosi per la storia dell’Orfanotrofio di S. Anna si apre un capitolo completamente nuovo. Compaiono anche nuovi mestieri: un maestro falegname, un calzolaio e un sarto. Non più quindi produzione di pezze di stoffe ma fornitura di tele tagliate pronte per le confezioni di abiti. E soprattutto viene trasferito in Corso Cavour, poi sede Ipsia.

Dal 1857 l’edificio ospita, per volontà del cardinale Gioacchino Pecci, il Collegio di Sant’Anna e il Conservatorio Pio per accogliere le figlie delle famiglie nobili di Perugia per apprendere un’istruzione sia di livello inferiore che superiore e sia una scuola elementare pubblica e gratuita per le fanciulle povere. Anche da un punto di vista architettonico, tra il 1851 e il 1857, l’edificio viene completamente restaurato ad opera dell’architetto Santini che realizza la facciata in stile neoclassico.
Per effetto delle nuove leggi del Regno il Conservatorio Pio si trasforma in Regio Educandato femminile di Sant’Anna, finché nel 1902 diviene Collegio per le orfane dei medici italiani (ONAOSI) fino al 1968.
In seguito al D.M. 10/06/1999, l’Educatorio viene trasformato in Fondazione, assumendo personalità giuridica di carattere privato, con la denominazione di “Istituto di Formazione Culturale S. Anna di Perugia”, con suo primo Presidente, il professor Luciano Lorenzetti.
Con decreto del Direttore Regionale del Ministero per i Beni e le Attività culturali, del 29 dicembre 2011, il Complesso Monumentale S.Anna è dichiarato bene architettonico “di interesse culturale”.

In occasione dei lavori per il miglioramento sismico del 2021-22, in prossimità di strutture di fondazione della porzione di fabbricato più antica, sono venuti alla luce i reperti appartenenti ad un balneum etrusco/romano.